Il proprietario di un locale nel centro della cittadina,
dopo un’esperienza di lavoro fatta a Londra, intendeva
realizzare un’attività simile ai Pubs inglesi, ove la
specialità servita fosse la birra.
L’edificio in cui si trovava, ex “Villa Esperia”,
è noto per aver ospitato più volte lo scrittore Hemingway.
Nel progetto, basato su un modulo di 90 cm, sono stati
impiegati legni di mogano, larice e douglas; le pietre
sono di biancone e trachite; altri materiali usati
sono il cuoio e l’ottone massiccio; le lampade e le
formelle sono della Leucos.
Nell’occasione la Cottoveneto ha prodotto delle piastrelline
dedicate (Febar è anche il soprannome di famiglia del gestore).
Per molti anni questo bar è stato uno dei punti di ritrovo
serali più affollati di Cortina, ma per esigenze commerciali,
dal 2003 il bar non esiste più: l’arredo è stato smontato
ed ora il locale è diventato un negozio di abbigliamento.